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Vaccinazione BPCO: perché è essenziale e come funziona

Se convivete con la BPCO, sapete già quanto le infezioni respiratorie possano peggiorare i sintomi. La buona notizia è che una semplice puntura può ridurre drasticamente il rischio di complicazioni. In questo articolo vi spieghiamo in modo diretto quali vaccini sono indicati, quando assumerli e quali piccoli accorgimenti fare per ottenere il massimo beneficio.

Quali vaccini sono consigliati per la BPCO

Il primo vaccino da considerare è quello antinfluenzale. L’influenza colpisce duro chi ha problemi respiratori, aumentando le crisi di BPCO e la necessità di ospedalizzazione. Si consiglia di fare il vaccino ogni anno, preferibilmente in autunno, prima che inizi la stagione influenzale.

Il secondo protagonista è il vaccino pneumococcico, che protegge contro la polmonite causata dallo streptococco pneumococco. Esistono due formulazioni: la coniugata (PCV13) e la polisaccaridica (PPSV23). Di solito i medici raccomandano la PCV13 prima, seguita dalla PPSV23 dopo qualche anno, ma la sequenza dipende dall’età e dalla gravità della BPCO.

In alcuni casi, soprattutto per chi ha comorbidità come diabete o insufficienza cardiaca, può essere consigliato anche il vaccino anti‑COVID‑19. Le varianti attuali hanno mostrato di ridurre gravemente le ospedalizzazioni anche nei pazienti con BPCO.

Quando e come ricevere la vaccinazione

Il momento giusto è cruciale. Per l’influenza, puntate a farvi vaccinare entro la fine di ottobre; per il pneumococco, non c’è una stagione specifica, ma è bene farlo quando non si è malati di acuta febbre. Se siete già sotto terapia con cortisoni, parlate con il vostro pneumologo: a volte è necessario attendere qualche giorno dopo l’inizio del trattamento per massimizzare l’efficacia del vaccino.

Il processo è semplice: basta fissare un appuntamento in una farmacia, nel centro vaccinale o direttamente dal medico di base. Portate con voi la cartella clinica, così il medico può verificare quali dosi avete già ricevuto.

Molti temono gli effetti collaterali, ma la maggior parte sono lievi: arrossamento nel punto di iniezione, lieve febbre o stanchezza per un giorno. Se notate sintomi più gravi, contattate subito il medico, ma ricordatelo: i benefici superano di gran lunga i rischi.

Un altro trucco è tenere un registro delle vaccinazioni. Un semplice foglio o l’app del vostro medico permette di non dimenticare le scadenze annuali e di mostrare facilmente la cronologia a chi vi segue.

Infine, non dimenticate le buone abitudini quotidiane: igiene delle mani, evitare ambienti affollati durante le epidemie e mantenere una terapia adeguata per la BPCO. Il vaccino è una protezione extra, ma non sostituisce le altre misure preventive.

Se ancora avete dubbi, chiedete al vostro pneumologo: un confronto diretto aiuta a capire se siete a rischio di complicazioni e a personalizzare il piano vaccinale. La salute dei vostri polmoni vale l’investimento di pochi minuti per una puntura.

In sintesi, la vaccinazione BPCO è una delle armi più efficaci per ridurre le infezioni, le riacutizzazioni e le degenze ospedaliere. Non rimandate, programmate subito il vostro prossimo vaccino e respirate più tranquilli.